Acido retinoico e alfa lipoico: i miei alleati per una pelle giovane.

Pelle Giovane grazie all'acido retinoico
Eccomi il giorno del mio quarantanovesimo compleanno

Acido retinoico e alfa lipoico:preziosi attivi antiage tutti da scoprire!

Se hai superato i 30 o stai per farlo, se la skincare è la tua passione e se il solo pensiero di immaginare delle rughette sul tuo viso ti rende disperata…beh diciamo che probabilmente stai leggendo l’articolo “giusto ” !
Punto focale dei mie segreti di skincare e’ senza dubbio un trattamento che seguo ciclicamente ogni stagione fredda da oramai molti anni.
Credo, se non ricordo male, che fosse il 2008 quando un medico estetico me ne parlò.
Incuriosita dalla cosa gli chiesi di approfondire, andai nel suo studio, mi visitò e decidemmo di iniziare il trattamento.
Prima di raccontarvi nel dettaglio di cosa si tratta e’ bene però fare un doveroso DISCLAIMER:
  1. E’ un trattamento adatto ad una donna che voglia iniziare a combattere e/o prevenire le prime rughe. Quindi direi senz’altro che è un trattamento per una donna che abbia almeno circa 30 anni.
  2. Si tratta di un trattamento che ho intrapreso seguendo il consiglio di un medico estetico anche perche’ la crema che uso viene venduta in farmacia con la ricetta medica. Io vi parlerò della mia esperienza ma invito ovviamente tutte voi a non affidarvi al fai da te ma a rivolgervi ad un bravo specialista che saprà consigliarvi la cosa piu’ giusta per voi e per la vostra pelle.
  3.  Si tratta di un trattamento a base di tretinoina ovvero acido retinoico e per quanto l’assorbimento per uso topico della sostanza non pare destare nessun problema, è assolutamente meglio evitare , per somma precauzione, di utilizzare questa sostanza se state cercando di rimanere incinta, se già lo siete o se state allattando. L’acido retinoico e’ infatti tossico per il feto e/o neonato che riceve il latte. Ovviamente si parla di tossicita’ legata alla assunzione orale e non vi sono evidenze scientifiche riguardanti l’uso topico, ma visto che è meglio essere prudenti, è consigliato eseguire questo trattamento in altri momenti della vita di una donna.
Fatte queste importanti precisazioni vediamo di cosa si tratta.
E vediamo come inserisco questo trattamento nella mia routine di skincare.
Obiettivo ? Cercare di mantenere giovane piu’ a lungo possibile il mio viso !
Pelle Giovane grazie all'acido retinoico
 
Innanzitutto vi svelo….il GRANDE SEGRETO: per intraprendere questa “avventura” col nostro amico acido retinoico, dovete essere pronte a fare a meno dell’amico sole !
 
Quindi, prima cosa da dire, il punto fondamentale della mia skincare viso è l’ABOLIZIONE TOTALE DELL’ABBRONZATURA SUL VISO !
 Io non prendo mai assolutamente sole sul volto. Quindi quando vado al mare spalmo in strato spessissimo la pelle del viso con una crema 50+ e poi completo con uno stick sempre 50+ su labbra e zone piu’ delicate, indosso un cappello di paglia con le falde larghissime (sembra un ombrellone!!) e tengo sempre sù dei mega occhiali da sole. Fatto questo, sto attentissima a non assumere comunque posizioni con cui mi batta il sole sul viso! ( Selfie velocissimi esclusi!)
Pelle Giovane grazie all'acido retinoico
 
 Ma ahime’ non è stato sempre cosi! Io sono nata a Cagliari e ho vissuto lì fino ai miei 31 anni …quindi sono cresciuta sulla spiaggia e l’ho fatto proprio nei “selvaggi anni 80-90” quando andava di moda l’abbronzatura “pesante” e ci si spalmava il viso di crema Nivea o Olio Johnson per diventare nere come il carbone!!!
Per anni non ho avuto alcun problema poi….dopo i 30 anni l’esplosione del problema: ecco le macchie solari!!! OVUNQUE ! Mi veniva una macchia enorme nella zona sopra le labbra e negli zigomi: sembravo baffuta tanto era scura la zona e spesso per lo zigomo destro mi domandavano se avevo sbattuto: sembravo livida!

Diciamo che tutto sommato sono stata anche fortunata  perchè nonostante tutta questa esposizione solare scriteriata e senza protezione per tantissimi mesi l’anno ( e il sole in Sardegna picchia alla grande e per tantissimi mesi l’anno !), non mi sono ritrovata a 30 anni con la pelle avvizzita e rugosa. 

Magra consolazione pero’ perche’ se anche avevo la pelle soda e senza rughe ero completamente macchiata ! Ero disperata !

Ancora oggi conservo qualche macchiolina ma fortunatamente diciamo che quasi il 99% delle mie orribili macchie sono sparite !
 
Il trattamento che ha risolto i miei problemi si basa soprattutto sull’uso di due prodotti fondamentali : una crema all’acido retinoico (vit A) al 0,05% e un’altra crema all’acido alfa lipoico al 5%.
Pelle Giovane grazie all'acido retinoico
 
Questo trattamento, indicatissimo per curare il foto-aging,  è ovviamente ottimo anche solo per la prevenzione dell’invecchiamento della pelle in quanto il foto-aging non è altro che una enorme accelerazione del normale processo di invecchiamento che comunque le nostre cellule subirebbero nel tempo ( ecco perché chi prende troppo sole senza proteggersi finisce per apparire più vecchio di chi ha la stessa età ma protegge la sua pelle dagli effetti nocivi di esposizioni solari).
 
Prima di spiegarvi le modalita’ di apllicazione delle due creme e l’inserimento di esse nella mia skincare routine, vorrei approfondire le funzioni di queste due sostanze: acido alfalipoico e acido retinoico.
acido retinoico
 
Vi riporto uno stralcio di un articolo in merito che ai tempi della redazione originaria di questo articolo ( questo è un vecchio post che scrissi ai tempi del mio vecchio blog e che ho avuto piacere di correggere, risistemare e riportare anche qui sul sito, visto l’interesse che ha sempre suscitato nei lettori) trovai molto interessante e in grado di spiegare molto bene le funzioni di questa sostanza.
Purtroppo pero’ il link che portava all’articolo non è piu’ funzionante. Ad ogni modo era un articolo del sito Dermoestetica.com scritto dal Prof. Dr. Tommaso Addonisio presidente della SIMBEN.
Riporto alcuni stralci ( i puntini di sospensione indicano che ho fatto dei tagli senza però alterare il significato del testo: semplicemente ho cercato di eliminare parti di approfondimento nel quali venivano usati termini troppo medico-scientifici ):
 
L’acido retinoico mette in atto una vera e propria riprogrammazione cellulare – attraverso azioni di derepressione e repressione genica-che riporta le cellule cutanee in una fase vitale propria degli organismi in giovane età….
 ….Il fotodanneggiamento cutaneo ha la sua origine nei danni subiti dal DNA delle cellule cutanee sia da parte dei raggi UV sia in seguito all’invecchiamento intrinseco….La riparazione del DNA danneggiato e la regolazione dell’espressione genica giustificano la capacità dell’acido retinoico di far regredire molte delle alterazioni cutanee indotte dal fotodanneggiamento cutaneo, come la displasia dei cheratinociti, l’alterata produzione di pigmento melanico, la rallentata reduplicazione cellulare dello stato germinativo, l’alterata produzione di collagene, elastina e glicosaminoglicani a livello dei fibroblasti, la ridotta angiogenesi.
Quando le cellule invecchiano, intervengono modificazioni dell’espressione genica che portano alla sintesi di prodotti genici diversi, di proteine strutturalmente e funzionalmente alterate, che sono all’origine dei processi involutivi legati all’età.
Anche il ritmo di proliferazione cellulare si riduce, come si dimostra istologicamente nei soggetti in età avanzata, in cui la crescita dei cheratinociti si arresta precocemente, l’epidermide è nettamente assottigliata, la giunzione dermo-epidermica appiattita.
Ma la principale modificazione associata all’invecchiamento cutaneo è data dalle alterazioni della matrice extracellulare del derma.
La ridotta sintesi di collagene determina l’atrofia del derma; la ridotta concentrazione di gli cosaminoglicani (in particolare di acido ialuronico) porta a una minore idratazione; ma della massima importanza è il minor contenuto di fibre elastiche, che provoca la perdita di elasticità e si manifesta con rugosità e lassità tipiche della cute invecchiata.
Nelle aree cutanee esposte all’irradiazione solare e agli altri agenti atmosferici e ambientali, al processo di invecchiamento cutaneo intrinseco si sovrappone il danno attinico, che induce ulteriori alterazioni e porta a un quadro clinico e istologico distinti dal semplice invecchiamento e indicato come fotodanneggiamento cutaneo, che colpisce in primo luogo il volto e le mani.
A livello istologico, questo quadro è caratterizzato dall’elastosi, cioè dal progressivo accumulo di materiale elastoide nel derma.
Questo processo, che diviene massivo nei casi severi, interessa lo strato superficiale del derma, dove il collagene viene rimpiazzato dal materiale elastoide ( mentre rimane il maggior componente negli strati intermedi e profondi).
In un soggetto adulto giovane, infatti, il tempo medio di transito attraverso lo strato corneo di una cellula epidermica è di 20 gg., mentre in un anziano può raggiungere i 30 gg. Il monitoraggio del tempo di passaggio cellulare verso lo strato corneo mostra come il turn-over cellulare a livello dell’epidermide venga significativamente accelerato dall’acido retinoico.
Uno dei primi effetti della somministrazione topica di acido retinoico consiste infatti in un aumentata desquamazione (peeling).
A conferma della attivazione dei processi replicativi cellulari è stato osservato come l’impiego di acido retinoico induca un incremento dello spessore dell’epidermide, dovuto ad un aumento dello strato granuloso ( fino al 70% ), mentre lo strato corneo, dopo trattamento, diviene più sottile e morfologicamente più compatto.
L’acido retinoico determina una riduzione della melanogenesi da parte dei melanociti, riorganizzando la distribuzione del pigmento nei cheratinociti.
Gli effetti più evidenti di questa azione sono costituiti dalla progressiva riduzione delle macchie solari e da un ripristino della normale pigmentazione cutanea.
La progressiva perdita dell’efficienza dei fibroblasti è la principale causa della riduzione di collagene che si osserva nel processo di invecchiamento cutaneo.
La conseguenza macroscopicamente più evidente di questo fenomeno è la perdita più o meno marcata di elasticità e compattezza della cute.L’acido retinoico si è dimostrato in grado, di indurre una spiccata stimolazione dell’attività dei fibroblasti, con conseguente notevole aumento della produzione di collagene.
Ciò determina una completa reversibilità del danno da esposizione prolungata a radiazioni mediante l’ispessimento dello strato di collagene e la formazione di un nuovo strato connettivale.
L’acido retinoico ha inoltre dimostrato, di essere in grado, mediante somministrazione topica, di stimolare la neoformazione della rete vascolare in aree cutanee dove la precedente esposizione a raggi UV ne aveva considerevolmente ridotto l’estensione, favorendo l’apporto di sostanze nutritive e di ossigeno nei distretti cutanei e contrastando lo sviluppo di fenomeni atrofici tessutali. Laddove i processi di cicatrizzazione subiscano un rallentamento fisiologico, come avviene nell’invecchiamento, l’acido retinoico risulta particolarmente utile nell’attivare la cicatrizzazione stessa.Ha effetti anche sul sistema immunitario: infatti a basse dosi stimola notevolmente l’azione dei linfociti T e in particolare delle cellule killer.
Questa attività assume particolare rilievo in campo dermatologico dal momento che nella cute invecchiata si verifica una riduzione della risposta immunitaria cellulare…In circa il 60% dei pazienti trattati, la somministrazione topica di acido retinoico comporta tra la seconda e la quarta settimana di trattamento, la comparsa di una contenuta reazione irritativa- la cosiddetta dermatite da retinoidi- che comprende un lieve arrossamento cutaneo e desquamazione furfuracea.
Queste manifestazioni sono in realtà l’indicatore biologico dell’effettiva attività del farmaco e regrediscono completamente via via che la cute si adatta agli effetti del retinoico.
 
Ecco dunque riassunte in queste righe tutte le meravigliose proprietà di questo acido.
Ovviamente esso è contenuto in molte creme cosmetiche ma in percentuali leggere.
Per essere davvero efficace va usato in concentrazioni diciamo “mediche” e non cosmetiche e perchè ciò sia possibile occorre che sia un medico a prescriverlo con ricetta.
 Una cosa molto importante va sottolineata: quando si inizia un tale trattamento (lo specifica anche il dottore nell’articolo) occorre essere ben conscie di cosa si sta facendo. Uno degli effetti dell’acido retinoico è appunto il causare una aumentata desquamazione della pelle  ossia un intensissimo peeling .
Con tale processo di desquamazione, si va ad eliminare tutto uno strato di cellule e poi se ne va a formare uno nuovo!!
Tale processo non è però una passeggiata: non vorrei spaventarvi (perchè non è niente di cosi terribile) ma se non si è preparate ci si trovare a vivere la cosa come un piccolo dramma!
Il trattamento e’ un ACIDO che induce la cosidetta dermatite da retinoidi. Tale dermatite peraltro è indice dell’effettiva e normale attività dell’acido stesso e pian piano regredisce man mano che la nostra pelle si adatta agli effetti dello stesso.
La dermatite a seconda del soggetto può essere piu’ o meno intensa: comporta arrossamento, spellamento e bruciore delle zone maggiormente arrossate.
Io il primo anno in cui l’ho usato, durante il primo mese di utilizzo ero un disastro: completamente rossa e spellata , mi bruciava tutto e non potevo applicare niente in faccia perchè sembrava che mettessi alcool sulle ferite (mi spalmavo solo di Connettivina !!!).
Di truccarsi non se ne parlava nemmeno e man mano certe zone di pelle si “incartapecorivano”: la pelle “veccha” si raggrinziva e poi si spellava.
Finalmente pero’ poi “nasceva” un nuovo strato sotto.
I meravigliosi risultati mi hanno ripagata di un primo mese difficile (molti mi chiedevano cosa mi fosse successo!!) perchè proprio come dice il dottore , la pelle pian piano si abitua!
Questo trattamento va fatto assolutamente solo durante l’inverno perchè la pelle trattata col retinoico non va assolutamente esposta al sole! Vedrete che ogni inverno quando lo ripeterete,  la pelle, che durante i mesi estivi si sarà un pochino disabituata all’acido, si riarrosserà,  ma sempre molto molto molto meno della prima volta!
Importantissima è dunque la GRADUALITA’  nella applicazione!!!
Mai sottovalutare questo aspetto pena il ritrovarsi il viso ustionato !!!
Quindi
  1. si usa solo la sera prima di andare a letto
  2. si inizia a metterla per il primo mese solo una sera alla settimana ( ad es il lunedi)
  3. poi si passa nel secondo mese a  2 applicazioni settimanali (es lunedi e giovedi) 
  4. poi nel terzo mese a 3 applicazioni settimanali (ad es lun, merc, ven)
  5. e poi si va a 4, a 5, a 6, a 7 , osservando come reagisce la pelle e….
  6. rallentando il ritmo se vi dovesse causare una  reazione troppo intensa.
 In commercio viene venduto sia il tubetto di farmaco generico ( io ad es uso da anni il generico della Same) sia delle creme con vari nomi commerciali. Ma il principio attivo e’ sempre tretinoina allo 0,05%.
Tretinoina Same
Tretinoina Same
La consistenza è proprio orribile perchè è molto corposa e non proprio di facile stesura. E’ una sorta di pomata.
Per descrivervi come la inserisco nella routine quotidiana vi parlo prima dell’altro prodotto che uso in combinazione con l’acido retinoico ossia la mia crema all’acido alfa lipoico.
Quindi inizio col riportarvi cosa è l’acido alfa lipoico e cosa può fare per noi.
Uno dei grandissimi fan dell’acido alfa lipoico è il famosissimo dermatologo statunitense Nicholas Perricone che infatti lo usa in moltissime sue creme. Si tratta infatti di un miracoloso antiossidante
idro e liposolubile. Per la duplice solubilità, viene definito antiossidante universale. Svolgendo un ruolo fondamentale nella produzione energetica delle cellule, viene definito anche antiossidante metabolico.
Caratteristiche: delicato, ma potente – 400 volte più potente della vitamina C o della vitamina E. Presente in tutte le cellule, in cui svolge un ruolo fondamentale, garantendo un ottimale rendimento nella produzione energetica e nella rimozione di scarti intracellulari.
Vantaggi: e’ in grado di raggiungere e proteggere le parti della cellula idro e lipo solubili con potenti effetti antiossidanti. “Mantiene” i livelli di altri antiossidanti, come la vitamina C e la vitamina E, presenti nelle cellule, amplificandone gli effetti. Grazie alla duplice solubilità, penetra rapidamente nelle cellule cutanee. Potente antinfiammatorio, aumenta la microcircolazione, conferendo alla pelle un aspetto sano, giovane e luminoso. 
Il prodotto che io uso si chiama TIOBEC crema ed è prodotto da Laborest.
Tiobec crema - acido alfa lipoico
Tiobec Crema
 

Si può utilizzare tutto l’anno , non dà problemi anche se ci si espone al sole, lo si può usare mattina e sera prima del proprio trattamento giorno o notte e si vende senza ricetta medica.

 Non e’ un farmaco come invece la tretinoina.  Uso questo meraviglioso antiossidante come fosse un integratore per la mia pelle: in combinazione e non in sostituzione dei miei trattamenti. 

 Vediamo ora come strutturo la mia skincare e come inserisco dunque queste creme nelle mie routine giornaliere:
  • Di giorno:  come gia’ detto non applico la tretinoina che ‘ solo e soltanto applicabile una volta al giorno nella routine serale. Vado dunque a svolgere la mia detersione del mattino, seguita dal tonico, contorno occhi e siero viso. Al momento di stendere la crema viso aggiungo 1 cm di crema Tiobec e spalmo entrambe insieme sul viso. 
  • Di sera in estate la mia routine è identica a quella del mattino in quanto non uso la tretinoina da maggio a settembre.
  • Di sera a partire da Ottobre e fino a Maggio: appena arrivata a casa mi strucco benissimo e applico il tonico. Poi quando questo è asciutto metto la tretinoina. Solo prima di andare a dormire ( quindi di regola passano 2-3 ore minimo), completo la mia skincare routine coi soliti passaggi: siero, contorno occhi e infine crema notte miscelata alla Tiobec.

Non dimentichiamo infatti che il trattamento con il retinoico NON SOSTITUISCE AFFATTO LA SKINCARE ABITUALE: si tratta di un trattamento antirughe che agisce per effetto della grande azione esfoliante dell’acido ma la pelle ha comunque grande bisogno ( anzi ancora di piu’ ) di essere idratata e nutrita.  Infatti la pelle a causa dell’intenso peeling che subisce si trova in stato di estrema disidratazione che appunto va riequilibrato con delle buone creme idratanti e nutrienti.

 Ancora un’ultima cosa: soprattutto quando si inizia il trattamento con l’acido retinoico, utilizzare il Tiobec in abbinata puo’ essere “troppo”. Il Tiobec infatti usato sulla pelle in stato di dermatite da retinoidi, brucia davvero da impazzire: sembra alcool sulle ferite!  Per cui vi consiglio di inserirlo nella routine solo nei mesi successivi, quando il momento arrossamento iniziera’ a scemare.
Per altro c’è da dire che in quella fase a me bruciava tantissimo qualunque crema io andassi ad applicare per cui usavo solo la Connettivina o la crema Fitostimoline nei punti piu arrossati e Olio di Jojoba puro su tutto il resto del viso. Poi pian piano la pelle si abitua al retinoico, la dermatite passa e tornando all’uso delle abituali creme e si può iniziare col Tiobec da abbinare loro.
 
Se avete ancora dei dubbi vi invito a vedere anche i video che ho pubblicato sul mio canale Youtube e a lasciarmi sotto di esso i vostri commenti.
A presto
XOXO Saidori

 

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